Come trasferirsi e andare a vivere in Giappone
INFORMAZIONI UTILI
Cose da sapere prima di andare a vivere e lavorare in Giappone
Tokyo
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126 milioni
Giapponese
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Sulla sinistra
PRIMA DI TRASFERIRSI
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Visto e documenti necessari per andare a vivere e lavorare in Giappone
Se hai deciso di emigrare in Giappone, sappi che avrai a che fare con un po’ di burocrazia. I documenti necessari per andare in Giappone cambiano a seconda che si voglia visitare il paese, oppure trasferirsi per lavorare o studiare.
- Gli italiani che vogliono andare in Giappone per un periodo di 90 giorni non hanno bisogno di alcun visto. Basterà avere un passaporto valido e una prova dell’itinerario di viaggio/soggiorno.
- Visto lavorativo: destinato a chi vuole lavorare in Giappone, viene rilasciato solo a chi ha conoscenze e competenze professionali di un certo livello (ingegnere, impiegato in un’azienda, direttori, professionisti).
- Visto per studio: per studiare in Giappone per un periodo superiore ai 90 giorni bisogna chiedere un certificato di eleggibilità. La scuola o l’università in questione potrà quindi fare da “garante” per la richiesta del visto di studio per il Giappone.
Esistono poi altri tipi di visti per il Giappone che consentono di rimanere nel paese per più di 90 giorni, come il visto diplomatico, per il ricongiungimento familiare, per imprenditori e start-up, tirocini, ecc.
Per informazioni dettagliate riguardanti il visto più adatto e i documenti necessari per poter emigrare e andare a vivere e lavorare in Giappone, contatta l’ambasciata o il consolato giapponesi presenti nel tuo Stato di residenza.
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Costo degli affitti a Tokyo, Kyoto e nel resto del Giappone
Che tu voglia andare a vivere a Tokyo o Kyoto, o in una piccola città del Giappone, è bene tenere a mente che i prezzi del mercato immobiliare sono ben diversi da quelli italiani. Data l’alta densità della popolazione nelle metropoli giapponesi, è del tutto normale vivere in appartamenti di 14 – 16 metri quadri. In media, un affitto per questi appartamenti in città come Osaka, Kyoto o Tokyo si aggira tra i 700 € e i 1000 € al mese. Come fare quindi per trasferirsi in Giappone e non spendere una fortuna in affitto?
- Rivolgiti a un’agenzia immobiliare: saprà indicarti le opzioni migliori in base alle tue esigenze e disponibilità.
- Cerca dei coinquilini per ridurre il costo dell’affitto.
- Non firmare mai un contratto che è solo in giapponese: chiedi sempre una traduzione prima di procedere con qualsiasi accordo.
- Le bollette e internet non sono quasi mai incluse nell’affitto mensile.
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VIVERE IN GIAPPONE
Costo della vita in Giappone
Il Paese del Sol levante è famoso per le sue eccellenze in vari settori, ma… quanto costa la vita in Giappone per un italiano? Lo stile di vita che si vuole condurre incide molto sui costi giornalieri. Anche la città in cui si sceglie di andare a vivere avrà un impatto sul costo della vita in Giappone. Se hai deciso di andare a lavorare in Giappone, non farti spaventare: lo stipendio medio è infatti proporzionato al costo della vita. Con qualche semplice accorgimento è possibile vivere in Giappone senza troppi sforzi: ricorda che l’elettricità è più economica tra le 23:00 e le 7:00, e che il trasporto pubblico fa risparmiare molto sui costi della macchina e dei pedaggi.
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Trovare lavoro in Giappone: il mercato del lavoro
La longevità della popolazione giapponese ha portato a una riduzione della forza lavoro. Per questo e altri motivi, le pratiche necessarie per ottenere un visto per lavorare in Giappone sono state snellite e rese più accessibili agli stranieri. Lo stipendio medio di un lavoratore in Giappone è di circa 2400 €, molto più alto rispetto a quello italiano, e proporzionato al costo della vita. Il modo più semplice per trovare un lavoro in Giappone è sicuramente tramite un’azienda internazionale o giapponese, che trasferisce i suoi impiegati stranieri. Ci sono diverse offerte di lavoro per gli italiani in Giappone: molti trovano da lavorare come cuochi, insegnanti d’italiano o traduttori. È davvero possibile lavorare in Giappone senza conoscere la lingua? Si, ma la scelta sul mercato sarà molto più ridotta.
Scuola e istruzione in Giappone
Chi sta per trasferirsi in Giappone con la famiglia dovrà informarsi su come funziona il sistema scolastico giapponese. L’istruzione pubblica in Giappone è gratuita, salvo le spese per i libri di testo, il materiale e le divise, che sono a carico delle famiglie, ed è obbligatoria fino all’età di 15 anni. In Giappone è molto comune che le famiglie iscrivano i figli a scuole private, data la qualità superiore rispetto agli istituti pubblici.
dai 6 ai 12 anni
Obbligatoria
dai 12 ai 15 anni
Obbligatoria
dai 15 ai 18 anni
Non obbligatoria
Assistenza sanitaria in Giappone
Il sistema sanitario giapponese è di alta qualità, ed è uno dei motivi che rende la popolazione tra le più longeve al mondo. In Giappone l’assistenza sanitaria è di tipo universale, e viene offerta a tutti i cittadini e i residenti. Possiamo distinguere tre grandi categorie di assicurazione sanitaria in Giappone: per i dipendenti di grandi aziende, di piccole e medie imprese e per i lavoratori autonomi o i disoccupati.
In Giappone lo Stato copre il 70% delle spese mediche, riducendo il costo dell’assicurazione sanitaria. In base al reddito e all’età, i pazienti devono coprire il restante importo.
Guidare in Giappone: serve una patente giapponese?
Non è possibile guidare in Giappone con una patente italiana. Se stai pensando di andare a vivere e lavorare in Giappone, dovrai ottenere un permesso internazionale di guida. Questo ti permetterà di guidare in Giappone per un anno, e può essere rinnovato solo se si lascia il paese per un periodo di tre mesi consecutivi. È inoltre bene ricordare che:
- Per comprare un’automobile, dovrai dimostrare di essere in possesso di un posto auto nella tua abitazione.
- Quando si è fermi ai semafori, è importante tenere d’occhio i ciclisti, che sono molto numerosi.
- Anche se i segnali stradali sono simili a quelli nel resto del mondo, alcuni potrebbero variare o avere delle scritte in giapponese: prima di iniziare a guidare in Giappone, ti consigliamo di informarti su eventuali differenze
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Pro e contro di emigrare e andare a vivere in Giappone
- Sicurezza. Il Giappone è un paese piuttosto sicuro, quarto al mondo tra le nazioni con il tasso di criminalità più basso.
- Trasporti. Una delle eccellenze nipponiche sono proprio le infrastrutture: non si esagera nel dire che il sistema di trasporto pubblico è tra i migliori a livello internazionale. I servizi sono sempre puntuali, e anche le aree più rurali vengono facilmente connesse ai centri economici e lavorativi.
- La lingua. Il giapponese è una lingua molto difficile da imparare. Anche se nelle città più grandi molti locali parlano inglese, la barriera linguistica potrebbe impedire l’integrazione degli stranieri.
- Chiusura sociale. Secondo la mentalità giapponese, gli stranieri non potranno mai comprendere a pieno la loro cultura e, quindi, integrarsi. Non è quindi una sorpresa che gli immigrati in Giappone costituiscano solo il 2% della popolazione.
- Cultura del lavoro. Quella giapponese è una cultura del lavoro rigida e diversa da quella occidentale: la dedizione e l’attaccamento all’azienda sono singolari e caratteristici di questo paese. È normale fare gli straordinari non pagati, e questo potrebbe creare qualche difficoltà a chi non è abituato a questo tipo di cultura.
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PAESI DI PROVENIENZA
Le principali nazioni di provenienza di chi decide di emigrare in Giappone
Emigrare in Giappone dalla Cina
Sono migliaia i cittadini cinesi che ogni anno decidono di andare a vivere e lavorare a Kyoto, Tokyo, Kobe e altre città in Giappone. Di recente, il governo giapponese ha iniziato a cercare lavoratori altamente qualificati nei paesi vicini. I cittadini cinesi possono ora trasferirsi e lavorare in Giappone per ricoprire posizioni lavorative altamente qualificate, non reperibili internamente.
Trasferirsi ed emigrare in Giappone dalla Corea del Sud
A partire dalla Seconda guerra mondiale, i cittadini coreani hanno iniziato a emigrare in Giappone. Oggi la comunità coreana rappresenta la seconda più grande del Giappone. Molte famiglie risiedono in Giappone da più generazioni, e questo ha portato a una totale naturalizzazione giapponese, specie nelle generazioni più giovani.
Andare a vivere in Giappone dall’Italia
Gli italiani che hanno deciso di trasferirsi e andare a vivere in Giappone da pensionati o per lavorare sono circa 3000. Gran parte degli expat italiani che emigrano in Giappone sono imprenditori che decidono di ampliare la propria attività. Non mancano poi italiani impegnati nell’ambito della ristorazione, della moda, oppure insegnano l’italiano in scuole e università.