La cultura è un po’ come l’iceberg del Titanic, per un espatriato. La parte emersa è quella visibile a tutti: è la lingua, la cucina, la cultura, i gusti musicali caratteristici di un determinato paese… Elementi che non dovrebbero rappresentare un grosso ostacolo all’adattarsi in Erasmus.

Ma la vera cultura è costituita prevalentemente dalla parte sottostante dell’iceberg, quella sommersa e cioè quella che porterà la nave ad affondare. Ci sono le norme sociali, le pratiche religiose, l’importanza attribuita al lavoro e il ruolo di uomini e donne nella società. In breve, aspetti molto più sottili che avranno un forte impatto durante il tentativo di adattarsi a una cultura diversa. Scopriamo insieme quali sono le 4 fasi di shock culturale in Erasmus.

Sei uno studente Erasmus che non vede l’ora di andare all’estero? Allora ti trovi nel posto giusto. Benvenuto nel volo di Eurosender verso una cultura nuova e diversa. Allaccia le cinture, si parte!

Prima fase: La Luna di miele

0 – 2 settimane (La durata è indicativa e varia in base all’individuo)

Sei appena arrivato alla tua destinazione. Le emozioni dominanti sono eccitazione ed euforia. Le differenze culturali in Erasmus ti sembrano un qualcosa di positivo, in poche parole: sei sicuro che si tratti del posto migliore al mondo in cui stare.

Disillusione

2 settimane – 2 mesi

Questo è il momento in cui il Titanic colpisce l’iceberg.

Hai nostalgia del tuo paese di origine: cibo, famiglia, amici. Il paese in cui ti sei trasferito rimane un mistero. Non riesci a comprendere i valori e il comportamento delle persone che ci abitano, e non è facile capire come adattarsi a una cultura diversa dalla tua. I problemi si accumulano e i sintomi sono diversi: per molti è semplice stanchezza, altri parlano invece di vera e propria depressione da Erasmus.

Fase di aggiustamento

4 mesi –??

Dopo vari alti e bassi, la breccia nella nave è stata chiusa. Hai superato e accettato le differenze culturali in Erasmus, ti senti a casa e parte della comunità locale. Anche il tuo comportamento è cambiato: hai capito come adattarti a una cultura diversa, e ti viene facile rispettare gli standard sociali del paese che ti ospita.

Shock culturale in Erasmus al contrario

È il momento di tornare nel tuo paese di origine. Dopo aver vissuto tante avventure e superato gli ostacoli e le difficoltà culturali dell’Erasmus, la nave arriva in salvo alla sua destinazione. Tuttavia, devi riadattarti alla tua stessa cultura, e questo è forse uno dei più grandi shock culturali dell’Erasmus. Alcuni dei tuoi amici possono pensare che tu sia cambiato, che non sei più lo stesso.

Inizia una nuova avventura…

Le 5 soluzioni allo shock culturale dell’Erasmus

Questi consigli sono adatti durante la fase della disillusione. Ci duole dirtelo, ma questa fase è un passo necessario, un test per aiutarti a diventare il padrone della tua esistenza. Ma non preoccuparti. È possibile ridurre la durata e l’intensità di questa fase. Ecco alcuni semplici modi che ti aiuteranno a adattarti in Erasmus:

• Abbi una conoscenza base della lingua, o un buon livello di inglese.
• Comincia a conoscere la cultura del paese ospitante. Non si va mai a un esame senza ripassare: non andiamo incontro a un’avventura a mani vuote. La preparazione è la chiave.
• Evita paragoni con il tuo paese. Viene spontaneo paragonare un paese straniero con la propria terra nativa: questo può farti sentire nostalgia di casa, e far nascere il pensiero che il tuo paese è molto meglio di quello in cui stai vivendo attualmente. Che sia vero oppure no, questo tipo di paragone è deleterio per la tua salute mentale. Pensa ad esempio a tutte le celebrità che su Instagram condividono la loro vita da sogno. Questo è spesso fonte di negatività, perché ci porta a paragonare la nostra vita alla loro.
• Svolgi varie attività regolarmente. Lo sport è altamente consigliato, ma ci sono tante altre opzioni (musei, danza, musica, ecc..). Tenerti occupato ti aiuterà a far passare il tempo più in fretta.
• Valorizza l’aspetto sociale. Sei all’estero anche per creare nuove amicizie. Tuttavia, non dimenticarti dei tuoi amici che sono rimasti nel tuo paese di origine.

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